Parola d’ordine appeasement. Dopo due mesi di crisi diplomatica seguita alla repressione scatenata dal presidente turco Racep Tayip Erdogan dopo il tentato colpo di stato del 15 luglio, Unione europea, Ue, e Turchia sono tornate a confrontarsi sul piano comune per la gestione dei flussi migratori. Deposte le armi, è spettato all’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, in conferenza stampa congiunta ad Ankara con esponenti del governo turco,chiarire che la stagione della diffidenza e dei sospetti (per il momento) è congelata. “Nel rapporto tra Ue e Turchia dovremmo parlare di più tra di noi e meno di noi, sempre con rispetto e chiarezza”. Parole misurate che segnano una chiusura delle ostilità imposta dall’impennata di migranti arrivati in Grecia e Bulgaria nelle settimane concitate seguite al tentativo di golpe e alla stabilizzazione manu militari. Di fatto, nonostante l’accordo Ue-Turchia entrato in vigore lo scorso aprile, la rotta est-mediterranea (più conosciuta come quella balcanica) non si è estinta.
Immigrazione, Ue ostaggio della Turchia / Petrillo, Enza. - In: AFFARINTERNAZIONALI. - ISSN 2280-9228. - ELETTRONICO. - (2016).
Immigrazione, Ue ostaggio della Turchia
PETRILLO, ENZA
2016
Abstract
Parola d’ordine appeasement. Dopo due mesi di crisi diplomatica seguita alla repressione scatenata dal presidente turco Racep Tayip Erdogan dopo il tentato colpo di stato del 15 luglio, Unione europea, Ue, e Turchia sono tornate a confrontarsi sul piano comune per la gestione dei flussi migratori. Deposte le armi, è spettato all’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, in conferenza stampa congiunta ad Ankara con esponenti del governo turco,chiarire che la stagione della diffidenza e dei sospetti (per il momento) è congelata. “Nel rapporto tra Ue e Turchia dovremmo parlare di più tra di noi e meno di noi, sempre con rispetto e chiarezza”. Parole misurate che segnano una chiusura delle ostilità imposta dall’impennata di migranti arrivati in Grecia e Bulgaria nelle settimane concitate seguite al tentativo di golpe e alla stabilizzazione manu militari. Di fatto, nonostante l’accordo Ue-Turchia entrato in vigore lo scorso aprile, la rotta est-mediterranea (più conosciuta come quella balcanica) non si è estinta.File | Dimensione | Formato | |
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